Sharewood, una storia di innovazione del settore Sport

Riportiamo l’intervista a Benedetta Caridi, responsabile comunicazione di Sharewood, startup finalista della competition di Wired e Regione Lombardia.

Un’idea innovativa nata con una community proprio in Lombardia. La startup ha sede a Milano e offre servizi su tutto il territorio nazionale.

Benedetta, se dovessi definire la vostra idea imprenditoriale in un tweet, cosa diresti?
Creare un marketplace che offra agli utenti attrezzatura sportiva a noleggio con un focus sulle categorie bike, water sport e snow sport.
Ci descrivi il gruppo di lavoro di Sharewood? Con quale aggettivo vi descrivereste?
Il team è composto da sette supereroi che lavorano per un sogno: Al Commerciale: Valeria, un uragano di energia; Alessandra, competenza ed entusiasmo outdoor; Paolo, precisione e costanza, un super nerd; Alla comunicazione: Benedetta, creativa e determinata; Andy, genio e sregolatezza; Alla piattaforma; Giulia, il cuore pulsante di Sharewood; Sul ponte di comando: Piercarlo, fondatore, anima e Mente di tutta l’azienda.
Qual è l’idea innovativa che contraddistingue la vostra startup? Qual è il valore aggiunto che porta nel vostro settore?
L’idea innovativa che contraddistingue Sharewood risiede nella semplicità di poter prenotare attrezzatura sportiva comodamente online con molteplici vantaggi che ne derivano e ricevere consigli e suggerimenti unici che solo la nostra community di sportivi che amano il proprio territorio può regalare. Il valore aggiunto della nostra piattaforma nel contesto economico è di due tipi: da una parte favorisce la digitalizzazione di un mercato come quello turistico molto ricercato che però fino a ieri non era valorizzato al meglio, dall’altra parte, rappresenta un modello win-win. Da una parte generiamo economia in loco sia per appassionati sportivi che per Rental Shops innovando il modo in cui facevano business, dall’altra permettiamo ai viaggiatori e turisti di non dover portarsi tutta l’attrezzatura sportiva da casa, con tutto l’ingombro e le difficoltà del caso, ma trovarla direttamente in loco, dopo averne confrontato prezzi, modelli e caratteristiche, vivendo la propria vacanza al meglio senza stress e problemi.
Com’è nata la vostra idea imprenditoriale e la decisione di formalizzarla in una startup?
Sharewood (www.sharewood.io) è nata da un bisogno; qualche anno fa l’appassionato surfista e futuro CEO di Sharewood, Piercarlo Mansueto, si trovava a Tarifa in vacanza. Quel giorno le onde erano spettacolari e in uno scenario di quel calibro era davvero un peccato non entrare in acqua con una tavola. Ma come fare? Prima di partire, inutile negarlo, Piercarlo era tentato di portarsi con sé l’attrezzatura per fare surf, ma i prezzi e la scomodità di trasportare tale bagaglio extra erano davvero off-limits. Quindi, pur dovendo rinunciare a malincuore alla propria tavola da surf, il nostro CEO decise di andare alla ricerca di una tavola sul posto; trattandosi di un periodo di alta stagione per i surfisti di Tarifa, tutti i negozi di noleggio nelle vicinanze erano sprovvisti di attrezzatura. Il caso vuole che un surfista locale, allungando l’orecchio si offrì di prestargli la sua seconda tavola. Fu così che nacque un’amicizia che dura tutt’oggi, basata sulla sintonia e sulla condivisione; sì, perché non solo Piercarlo sfrecciò sulle onde di Tarifa, ma ebbe anche l’occasione di conoscere un amico che con entusiasmo e spontaneità lo introdusse al gruppo di surfisti locali e agli usi e costumi dell’affascinante Tarifa. Un’esperienza da non dimenticare che ha dato vita all’idea di  Sharewood, un portale di noleggio attrezzature outdoor. E Sharewood ha dato vita a un modello di business all’insegna dell’ecosostenibilità e dello sport condiviso.
Fonte: Open Innovation