WELFARE INNOVATION LAB: UNO SGUARDO AL FUTURO DEL SISTEMA SANITARIO

Si è svolto lo scorso 12 luglio 2017 il Welfare Innovation Lab, organizzato dall’Assessorato al Welfare di Regione Lombardia, per parlare dell’evoluzione del concetto di cura attraverso le innovazioni tecnologiche in campo sanitario che caratterizzano il suolo lombardo; e della sfida che il novo modello presentato per la gestione della cronicità riveste per tutti gli attori coinvolti, sia pubblici che privati.

Protagoniste sono state le aziende lombarde che sviluppano soluzioni innovative nel campo dell’healthcare. Grazie alla segnalazione di Regione Lombardia il Cluster TAV ha divulgato l’opportunità ai suoi partner e con piacere si divulga l’esperienza del Dott.re Alessandro Nobili di Officine Ortopediche Rizzoli, azienda che offre soluzioni integrate per la gestione dei servizi di riabilitazione.

La giornata, organizzata in due momenti principali, ha visto un proficuo confronto mattutino tra le aziende che, suddivise in gruppi, hanno partecipato ad un workshop dove ognuna ha potuto presentare le peculiarità del proprio core business confrontando le rispettive metodologie di approccio all’evoluzione dei modelli socio-sanitari. A questa fase è seguita una plenaria dove i responsabili dei tavoli di lavoro hanno sintetizzato i risultati dei workshop mattutini. La plenaria è stata un momento di dialogo aperto che si è arricchito della presenza e dei contributi del mondo accademico e di Regione Lombardia che hanno saputo leggere ed individuare le opportunità che le nuove tecnologie di telecare offrono al sistema sanitario locale nel promuovere una gestione del paziente cronico più efficace ed efficiente.

Il Dott.re Alessandro Nobili, rappresentante di Officine Ortopediche Rizzoli, ci ha confermato come l’innovativa modalità di ascolto, promossa da Regione Lombardia, si caratterizzi come una strategia vincente per permettere un dialogo aperto e costruttivo tra il mondo aziendale e la Regione. Al tavolo da lui presidiato, il confronto con aziende farmaceutiche e multinazionali del settore ha permesso di comprendere ancora di più quanto un servizio di medicina integrata personalizzato, dove il paziente è inserito all’interno di una rete in grado di soddisfare le sue esigenze di cura nel continuum assistenziale, costituisce un modello virtuoso non solo per l’azienda, ma per tutti gli attori che gravitano intorno al processo riabilitativo, tra cui, in primis, il paziente stesso. Concetto che come TAV condividiamo in pieno e che rispecchia la nostra mission di favorire la nascita di sinergie tra mondo della ricerca e aziendale per promuovere efficienza.

“Il Programma Primacura risulta essere un’assoluta novità per il contesto lombardo e nazionale, in cui maggior parte delle soluzioni sono rivolte o al paziente o al mondo clinico, oppure sono basate su piattaforme software e centri servizi “in remoto” che però non riescono a sintetizzare il servizio erogato tra attività dell’operatore e device per la miglior cura del paziente.” Dice il Dott.re Nobili

Da qui nasce la sfida, individuata e raccolta da Regione Lombardia, di riuscire ad integrare i servizi e i prodotti di telemedicina all’interno del sistema sanitario lombardo e nazionale come ulteriore carta vincente per permettere alla nuova riforma di promuovere un ambito di gestione della cronicità orientato all’ottimizzazione delle risorse garantendone comunque facilità di accesso per utenti e caregiver attraverso una tecnologia fruibile e scalabile.