Nove startup lombarde al CES di Las Vegas

Fonte: Open Innovation Regione Lombardia

Alla più importante fiera mondiale sull’high tech, per la prima volta un “italian village” a rappresentare l’innovazione made in Italy. Grande attenzione alla mobilità elettrica.

Sono quarantaquattro le startup italiane che hanno preso parte alla cinquantunesima edizione del CES di Las Vegas, la principale fiera internazionale dedicata all’hi-tech che si è svolta negli Stati Uniti dal 9 al 12 gennaio 2018. Una parte di queste giovani realtà – 29 – è stata selezionata da un comitato promotore composto da alcuni dei principali attori dell’ecosistema delle startup italiane, tra cui Italia Startup, associazione con lo scopo di riunire imprese ad alto contenuto innovativo.

Ad animare il primo “village” tricolore presente al CES, dunque, una nutrita delegazione italiana – denominata “The Art of tech” – con l’obiettivo di rappresentare il valore aggiunto e la capacità innovativa dell’imprenditoria made in Italy.

La Lombardia è ben presente, con nove nomi che faranno parlare di sé. A Las Vegas erano presenti:

Avanix: sede a Bergamo, progetta e sviluppa dispositivi elettronici indossabili e wireless e punta a utilizzare il suo know-how e la sua tecnologia come strumento per migliorare la qualità della vita. Ad esempio, ha sviluppato un sistema capace di monitorare i malati di Alzheimer e un ciuccio intelligente per monitorare la respirazione e la posizione dei bambini.

Nasce invece da un progetto del Politecnico di Milano Blubrake, la cui mission è aumentare drasticamente la sicurezza della frenata per i ciclisti grazie a sistemi di controllo elettronici; di recente ha sviluppato un sistema di ABS leggero adatto a ogni categoria di e-bike, dalle city-bike alle mountain bike elettriche.

Sempre da un progetto del PoliMi nasce HiRide, per lo sviluppo di ammortizzatori elettronici per mountain bike, e-bike e biciclette da strada. Nel mercato delle Mountain Bike e delle e-bike, il sistema di sospensioni semi-attive HiRide rappresenta una svolta tecnologica capace di definire un nuovo standard per questo settore.

Presente anche Lumen-Tile: frutto del lavoro di ricercatori dell’Università degli Studi di Pavia, è un sistema innovativo che trasforma la classica piastrella di ceramica in una “piastrella luminosa elettronica multifunzionale” grazie all’ausilio dell’elettronica organica.

E ancora, ecco Orwell-V, studio virtuale che sviluppa a Milano contenuti immersivi di realtà virtuale e video animazione 3D con tecniche grafiche avanzate.

Smart Robots, nata all’interno dell’enterprises factory E-Novia come spin off del PoliMi, ha sviluppato un dispositivo che fornisce una gestione ottimale di un ambiente in cui operatori e robot umani lavorano fianco a fianco.

La start up YAPE ha realizzato un veicolo a guida autonoma per la consegna a domicilio, ottimizzato per l’agilità negli ambienti urbani più esigenti e in grado di consegnare merci a una frazione del costo e senza la responsabilità personale delle lesioni di bikers umani. Poiché produce “emissioni zero”, può effettuare consegne nei centri cittadini.

Infine si è presentata Zehus, nata nel 2013 a Milano e attiva nel settore della mobilità elettrica leggera connessa, focalizzata in particolare sulla trasmissione elettrica, sulla gestione dell’energia, sul sistema di controllo delle biciclette ibride connesse.

Y-share, altro frutto della Fabbrica di Imprese E-Novia, che si propone come un rivoluzionario servizio di car sharing.

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